Nell’immagine vediamo una vecchia pur bellissima carrozza che era il mezzo di trasporto pubblico di fine 800 inizi 900. Si muoveva trainato dai cavalli, ma c’era un addetto, un lavoratore, chiamato cocchiere, che li gestiva, li sferzava per farli correre, tirava le briglia per farli rallentare, tirava solo quella a sinistra o solo quella di destra per farli girare, insomma GUIDAVA.
I cocchieri erano tanti, tanti posti di lavoro, oggi ne sono rimasti pochi, nelle città turistiche, per rendere più romantica una passeggiata, non sono più utili per il trasporto pubblico.
Ma il trasporto pubblico non esiste più ? Oppure con l’avvento delle motorizzazioni endotermiche sono stati inventati e costruiti tanti bus a motore e le relative infrastrutture, strade asfaltate, stazioni di rifornimento, punti di sosta ed assistenza, ecc. ecc. quanti posti di lavoro nuovi si svilupparono ? E si, parlo al passato, perchè il futuro prossimo ci dice che anche in quel settore, con l’avvento della tecnologia e la guida autonoma, anche il pronipote del cocchiere sarà sostituito. Ma come i figli del cocchiere poi guidarono i bus, i pronipoti troveranno sicuramente qualche altro lavoro.
La nostra società è in piena transizione, quella tecnologica, quella digitale, quella ecologica. Quando parliamo di transizione, tutto questo contempla necessariamente un cambiamento profondo nel modo in cui lavoriamo e organizziamo la nostra società.
Se guardiamo alla storia, ci rendiamo conto che ci sono stati momenti in cui grandi trasformazioni hanno richiesto alle persone di adattarsi a nuovi modi di lavorare. Ad esempio, quando l’agricoltura ha iniziato a sostituire il lavoro manuale con le macchine, molti contadini hanno dovuto spostarsi verso le città per trovare lavoro nelle fabbriche. Questo è successo anche quando l’automazione ha fatto il suo ingresso nelle industrie, spingendo molti operai a diventare impiegati e ad acquisire nuove competenze.
Oggi stiamo vivendo un cambiamento simile, ma su scala ancora più grande. Le tecnologie avanzate, come l’intelligenza artificiale e i robot, stanno progressivamente assumendo compiti che un tempo erano svolti dagli esseri umani. Questo significa che alcuni settori tradizionali potrebbero ridursi. Ma allo stesso tempo, stanno emergendo nuove opportunità di lavoro in settori che fino a poco tempo fa erano quasi sconosciuti.
Ad esempio, le energie rinnovabili stanno creando nuovi posti di lavoro nella progettazione, installazione e manutenzione di impianti solari, eolici e altre tecnologie verdi. Un’altra cosa che dobbiamo considerare è che il concetto stesso di lavoro potrebbe cambiare. Non si tratterà più solo di avere un “posto fisso” in un’azienda, ma di partecipare a progetti comunitari, iniziative non-profit e attività che mettono al centro il benessere della società.
Inoltre, sarà fondamentale investire nella formazione e nell’istruzione continua. Le persone dovranno imparare nuove competenze per adattarsi a questi cambiamenti e per cogliere le opportunità che si presenteranno. Ad esempio, i lavoratori potrebbero dover apprendere come gestire e manutenere nuove tecnologie, o come partecipare attivamente a iniziative comunitarie.
Se da un lato alcuni lavori tradizionali potrebbero scomparire, dall’altro lato emergeranno nuove opportunità che richiederanno nuove competenze e nuovi modi di pensare al lavoro. Questo periodo epocale di grandi cambiamenti grazie al progresso ed allo sviluppo tecnologico, rappresenta una trasformazione sociale ed economica che ci porterà verso una società più equa e sostenibile. Questo cambiamento richiederà sicuramente adattamento e impegno, ma se sapremo coglierne le opportunità, potremo costruire un futuro migliore per tutti.
by sdm
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